Pittura con brillantini, come e quali glitter applicare sulle pareti

Pittura con brillantini, come e quali glitter applicare sulle pareti

Una delle tinte decorative più richieste ai giorni nostri resta sicuramente la pittura con brillantini; i glitter sulle pareti donano dei particolari giochi di luce che rendono la stanza gradevole e nel giusto contesto anche sobria ed elegante. Provate ad applicare dei brillantini dai riflessi oro o argento su una classica parete bianca, vedrete, il risultano sarà strabiliante e vi sorprenderà mantenendo uno stile particolarmente elegante, moderno e contemporaneo. I glitter si prestano alla massima personalizzazione, potrai scegliere il tuo preferito tra le decine di tinte disponibili tra i quali: oro, argento, rame, multicolor, effetto cristallo e tanti altri colori pastello. La pittura glitterata é diventata oramai di uso comune nell’ambito residenziale, ma inizialmente, vista la tendenza dei brillantini in polvere ad depositarsi all’interno delle pitture, l’applicazione non risultava alla portata di tutti, e quindi il glitter ebbe un uso quasi esclusivo da parte di artisti e decoratori prevalentemente per usi artistici e scenografici, legati perlopiù al mondo della decorazione di chiese e oggetti sacri prima e dello spettacolo poi.

Meglio sapere che le pitture glitterate non sono tutte uguali. Il glitter in polvere, per esempio, non riuscendo ad amalgamarsi bene con la pittura tende a depositarsi nella latta, quindi in fase di applicazione con buona probabilità potrebbe formare delle striature e macchie sulle pareti, queste causate appunto dall’accumulo del glitter stesso, poiché in fase di stesura la distribuzione dei brillantini non avverrà in modo uniforme.

Per realizzare una parete brillantinata dal risultato quantomeno gradevole e per agevolare l’applicazione dei brillantini evitando che accadano le problematiche precedentemente descritte proverò a descriverti le varie modalità di applicazione, quali attrezzi utilizzare e le differenze tra i più comuni tipi di glitter in commercio:

In primo luogo va preparata la parete come se dovessi tinteggiarla con una pittura di tipo standard quindi prima devi:

  • Pulire la parete da polvere o tracce di unto;
  • Stuccare dove necessita;
  • Applicare il fissativo/isolante nel caso fosse necessario;

Dopo aver assolto i compiti di base sei finalmente pronto a decorare le pareti con la “pittura ad effetto glitter”, ma prima dovrai scegliere con quale tipologia di glitter vorrai decorarla. Di seguito cercherò di fare un po’ di chiarezza, descrivendoti quali sono le principali soluzioni disponibili in commercio:

  • Il glitter in emulsione: sono dei brillantini che si presentano non più in polvere, ma dispersi in una soluzione neutra da miscelare con la tinta da utilizzare. Disponibile in commercio già da alcuni anni questa formulazione di brillantini riesce ad amalgamarsi in maniera molto omogenea in un’infinità di prodotti vernicianti. Si possono ottenere risultati più che soddisfacenti, prediligendo il risparmio unendoli alle più comuni idropitture lavabili e traspiranti. Nel caso si volesse ottenere qualcosa di molto più curato e particolare é possibile aggiungerli anche nelle più costose pitture decorative tipo l’effetto sabbiato, l’effetto metallico o le velature ad effetto perlato; questo è reso possibile perché i glitter in emulsione vanno a miscelarsi in modo uniforme evitando, in fase di stesura, che si possano depositare o raggrumarsi tra loro. Tralaltro miscelando i glitter con pitture sabbiate a granulometria più grossa si noterà che i brillantini stessi risulteranno più vistosi, rendendo le superfici molto più luminose e curate. Per l’applicazione attenersi ai passaggi di seguito indicati:
    • applicare una prima mano di tinta senza l’aggiunta dei brillantini;
    • al momento della seconda mano inserire i glitter all’interno della tinta, avendo cura di mescolare a lungo e lentamente. Il mio consiglio, in questa fase, è di non diluire la tinta con acqua, meglio applicare la pittura un po’ più densa, eviterai colature e imprevisti vari;
    • ottenuta la tinta glitterata desiderata é arrivato il momento di applicarla a parete, l’applicazione meglio farla utilizzando un pennello spalter da 7/10 cm sfruttando la tecnica della “pennellata incrociata” detta anche a “spina di pesce”, ti faciliterà la distribuzione dei brillantini sulla parete, che deve avvenire in maniera casuale, ma facendo attenzione di applicarne sempre una quantità uniforme.
  • Finitura gel trasparente:la sua principale funzione é quella di applicare e fissare i glitter in polvere sulla parete comportandosi da vero e proprio veicolante; inoltre permette di tenere in sospensione i glitter aggiunti in essa, evitando che si possano ammassarsi tra loro, cosicché da ottenere un’applicazione uniforme. Questa finitura a differenza del glitter in emulsionee va applicata come mano successiva alla tinta base; poiché il gel essendo incolore opaco serve solo per fissare il glitter. Questa soluzione risulta utile e necessaria quando si ha l’esigenza di arricchire con i brillantini tutte quelle finiture a spessore applicate a spatola tipo l’effetto cemento o l’effetto travertino, visto che si sconsiglia di applicare i glitter nella tinta stessa per evitare che possano creare imperfezioni in fase di stesura. L’applicazione risulterà abbastanza semplice ed agevole seguendo questi semplici passaggi:
    • L’applicazione deve essere fatta mediante l’utilizzo di un pennello spalter da 7/10 cm utilizzando la tecnica della “pennellata incrociata” detta anche a “spina di pesce”, risulta essere il miglior metodo per riuscire a gestire e distribuire il glitter in maniera più o meno omogenea.
  • Glitter in polvereo a scaglie: questa tipologia di glitter non andrebbero usati direttamente nelle tinte, ma andrebbero miscelati solo ed esclusivamente con il gel trasparente per brillantini precedentemente descritto. Quindi se si volessero inserire direttamente in una comune tinta sono da sconsigliare vivamente perlopiù nel caso in cui si voglia ottenere un risultato gradevole e senza imprevisti. Utilizzati direttamente nelle tinte creano problemi applicativi sia perché la tinta stessa coprirebbe la maggior parte dei glitter e sia per la facilità che i brillantini hanno di ammassarsi tra loro, inoltre l’adesione sulla parete non risulterebbe affatto stabile, con la conseguenza probabile che si possano avere cadute di brillantini dalla superficie trattata. Eventualmente se si volessero utilizzare miscelandoli direttamente ad una semplice lavabile, per ottenere una parete decorata spendendo veramente pochissimo, sarebbe buona norma attenersi ai seguenti consigli:
    • Aggiungere i brillantini nella tinta solo nell’ultima mano, per evitare che i glitter, sovrapponendosi, si possano accumulare in maniera non uniforme in fase di stesura;
    • Miscelarli poco prima dell’applicazione per evitare possano accumularsi tra loro o addirittura sciogliere nella tinta stessa;
    • Avere l’accortezza di mescolarli bene e spesso dall’alto verso il basso onde evitare che si depositino nel fondo del prodotto;
    • Provate preventivamente su una parete nascosta la tecnica di applicazione preferita prima di intervenire sulle pareti esposte;
    • L’applicazione deve essere fatta mediante l’utilizzo di un pennello spalter da 7/10 cm utilizzando la tecnica della “pennellata incrociata” detta anche a “spina di pesce”, risulta essere il miglior metodo per riuscire a gestire e distribuire il glitter in maniera più o meno omogenea.
    • Altra soluzione potrebbe essere quella di utilizzare un rullo, ma fate attenzione nel caso siate poco pratici meglio evitare, l’imprevisto é dietro l’angolo.